I deodoranti fanno venire il cancro al seno?

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Numerose le ricerche effettuate su alluminio e parabeni contenuti nella maggior parte dei prodotti in vendita. Le spiegazioni dell’esperta e i reali fattori di rischio che portano ad ammalarsi.

Il punto

I più accurati studi scientifici finora condotti non hanno trovato alcuna evidenza che colleghi gli agenti chimici tipicamente presenti in anti-traspiranti e deodorantie l’insorgenza di un carcinoma mammario.

La maggior parte dei prodotti in vendita contiene alluminio e parabeni, che negli anni sono stati accusati di provocare il più frequente tumore nel sesso femminile, quello al seno, appunto.

Nonostante le numerose ricerche effettuate sull’alluminio non abbiano rilevato nessuna relazione tra glieffetti di queste sostanze sui recettori degli estrogeni e il cancro al seno, il sospetto continua però a circolare.
Facciamo allora chiarezza con l’aiuto di Lucia Del Mastro, coordinatrice della Breast Unit dell’OspedalePoliclinico San Martino di Genova.

Perché i deodoranti sono accusati di provocare il cancro?

«Il sospetto nasce dal fatto che la maggior parte dei tumori mammari insorge a livello del quadrante superiore-esterno della mammella, che è la zona piùprossima all’ascella – spiega Del Mastro, che è anche consigliere nazionale

dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) -.
Tuttavia questa zona è la sede più frequente dei carcinomi mammari perché è la parte più voluminosa della ghiandola e non perché è contigua ai linfonodi ascellari».

Cosa si sa sull’alluminio?

«I composti di alluminio costituiscono alcuni degli ingredienti attivi dei deodoranti in quanto bloccano le ghiandole sudoripare e hanno un'azione batteriostatica, limitando la proliferazione di batteri e odori – chiarisce l’esperta -.

Alcuni ricercatori hanno ipotizzato che l'alluminio possa essere assorbito attraverso la pelle e modificare i recettori per gli estrogeni nel tessuto mammario.
Dal momento che molti tumori del seno sono estrogeno-dipendenti, l'alluminio potrebbe, in teoria, accrescere il rischio di ammalarsi. Al momento, tuttavia, non ci sono studi attendibili che dimostrino che l'alluminio possa raggiungere la ghiandola mammaria attraverso la pelle (uno degli studi più seri ha

dimostrato il passaggio di una quantità quasi irrisoria, pari allo 0,012 %).
La quantità di metallo che raggiunge la mammella attraverso il cibo, per esempio, è molto più elevata di quella che lo fa attraversando la cute.
Allo stato attuale delle ricerche, dunque, non c’è alcun legame concreto tra l’alluminio contenuto nei deodoranti e cancro del seno».

E i parabeni?

«I parabeni sono sostanze chimiche utilizzate in molti cosmetici in qualità di conservanti e come additivi alimentari – prosegue Del Mastro -. Possono essere assorbiti attraverso la pelle e hanno proprietà simili a quelle degli estrogeni, sebbene siano molto più deboli rispetto a questi ultimi e ai fitoestrogeni contenuti in alcuni alimenti.

Nel 2004 uno studio inglese, condotto su un campione di 20 pazienti (quindi molto limitato), ha dimostrato tracce di parabeni nei tessuti tumorali asportati da donne malate.
Questo ha determinato un aumento delle preoccupazioni sulla pericolosità di queste sostanze e, di conseguenza, dei deodoranti che le contengono.

Si tratta, tuttavia, di un’analisi senza gruppo di controllo (nessuno ha cercato le tracce di parabeni nei tessuti mammari di donne sane), per cui al momento non c’è alcuna dimostrazione di una relazione di causa-effetto.
Nell’ambiente esistono molte sostanze con effetti simili agli estrogeni e i parabeni sono presenti nell’organismo di quasi tutti gli individui che vivono in Paesi sviluppati, senza che sia stata dimostrataalcuna relazione con una specifica malattia.

I parabeni sono comunque indicati in etichetta nella composizione di tutti i cosmetici ed esistono in commercio anche prodotti che non ne contengono».

Cosa fare per limitare i rischi?

«Al momento gli studi epidemiologici effettuati non hanno mostratorelazioni significative tra l’uso del deodorante e la comparsa di un tumore – conclude l’esperta.

Si possono certamente utilizzare deodoranti che non contenganoparabeni e derivati dell’alluminio, tuttavia ciò che è più importante è unostile di vita sano che escluda il fumo e limiti l’alcol e che comprenda un’adeguata attività fisica e una dieta mediterranea varia ed equilibrata».

L’elevato consumo di alcol e grassi animali e il basso consumo di fibre vegetali sembrano, infatti, essereassociati ad aumentato rischio di carcinoma mammario, così come obesità (specie in post menopausa) e sindrome metabolica.
D’altro canto è certo che attraverso una regolare attività fisica quotidiana abbinata a una dieta equilibrata (tipo mediterranea) si potrebbe ridurre il pericolo di carcinoma mammario migliorando l’assettometabolico e ormonale della donna.

Fonte: Salute, Il corriere



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